Della Collana «Libri di Vita»
PREGHIERA DI FRONTIERA
Il passaggio dalla
meditazione alla contemplazione
nella dottrina di S. Giovanni della
Croce
Ed. Alone, Montefranco
1992,
pp. 62 (23,5
X 17), € 8 (attualmente esaurito)
Sintesi
La
pubblicazione rappresenta una versione riveduta e 'alleggerita'
della dissertazione per la Licenza
specializzata in Teologia Spirituale, sostenuta dall'autore presso l'Istituto
di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana (Roma) nel 1972, sotto
la direzione di P. Charles A. Bernard S.I.
In
tale forma espositiva e nell'estensione contenuta, l'opera è facilmente accessibile anche ad un pubblico di non
'addetti ai lavori', purché sensibili e aperti al progresso spirituale,
condizione prima e radicale di progresso nella vita apostolica. L'opera è particolarmente
utile ai Direttori spirituali.
Indice
Introduzione
CAP.
I°
FENOMENOLOGIA
DEL PASSAGGIO ALLA CONTEMPLAZIONE
SECONDO
IL CAP. 13, PRINCIPALMENTE,
DEL II° LIBRO
DELLA SALITA DEL MONTE CARMELO
1. Analisi dei testi
La Meditazione
e le sue strutture
a) I
testi
b)
Strutture
2. Sull'abbandono dell'attività discorsiva
3. Il passaggio alla contemplazione
secondo i ´tre segni¨
CAP. II°
CARATTERI DEL NUOVO STATO
1. Passività e iniziativa di Dio
2. Sulla ´conoscenza amorosa di Dio¨
3. Sulla copresenza dei tre segni
CAP. III°
S. GIOVANNI DELLA CROCE
E LA TRADIZIONE SPIRITUALE SUI TRE ´SEGNI¨
1. I tre segni e le ´Institutiones Taulerianae¨
2. La copresenza dei segni
e ´La
Nube della Non-conoscenza¨
(The Cloud of Unknowing)
CAP. IV°
ASPETTI DINAMICI
INERENTI AL
PASSAGGIO ALLA CONTEMPLAZIONE
1. Sulla ´conversione
di delectatio¨
2. Sulle pene della contemplazione.
3. Continuità o disgiunzione degli stati.
4. Sul rovesciamento del processo mentale
CAP.
V°
LA DIREZIONE
SPIRITUALE
AL
MOMENTO DEL PASSAGGIO ALLA CONTEMPLAZIONE
EPILOGO
Bibliografia
Dall’
Introduzione
1. Il passaggio dalla meditazione alla contemplazione
nella dottrina di S. Giovanni della Croce rappresenta un momento
particolarmente delicato e decisivo nell’orientamento dell'anima a Dio.
Espresso nei suoi termini essenziali e minimali, esso costituisce il passaggio
«dal senso allo spirito» (del sentido al
espìritu), che è passaggio dal momento ‘attivo’,
ovvero di emergenza attiva: ‘meditazione’,
al momento ‘passivo’, ovvero di
emergenza passiva: ‘contemplazione’. Passaggio sommamente privilegiato poiché non
l'anima ne ha l'iniziativa, ma Dio stesso, il quale «non eleva alla
contemplazione tutti quelli che si esercitano di proposito nella vita dello
spirito».
2.
S. Giovanni della Croce affronta il tema del passaggio alla contemplazione
secondo due prospettive. La prima di esse si ritrova nella Salita del Monte Carmelo. Libro II°,
principalmente nel cap. 13° e poi, di seguito, nei capp XIV° e XV°; essa si
riferisce al passaggio alla contemplazione secondo la prospettiva della vita
di preghiera.
L'altra
prospettiva, che si ritrova formulata nel cap. 9° del primo Libro della Notte Oscura, appare più ampia della
precedente: si tratta piuttosto del passaggio della 'vita spirituale' alla
'vita mistica', con carattere dunque di maggiore radicalità, ampiezza e
stabilità.
Di
questo, in particolare, ne è giustificazione la sua formulazione all'interno
della Notte Oscura, passiva dunque,
del senso e dello spirito.
Dove
sfocia il cammino della Notte secondo la prospettiva del nostro autore: Cantico Spirituale e Fiamma Viva, è infatti la vita mistica
secondo i caratteri più decisivi di uno stato elevato di vita spirituale e per
il quale gli 'assaggi' di contemplazione, tipici della prima prospettiva, si
dilateranno sì da invadere e trasformare l'anima stessa in Dio.
Pertanto,
fra la conoscenza contemplativa tipica della prima prospettiva e la seconda
che segue il lungo lavorio delle ‘notti’ «si estende - secondo G. Morel - la
conversione radicale che costituisce l'originalità stessa della nuova 'attitude
mystique'».
3. In ordine alle finalità alquanto limitate
del presente saggio, porteremo la nostra riflessione prevalentemente sulla
prima prospettiva, analizzando i testi più significativi, esplicitando quei
contenuti che maggiormente ci sono sembrati degni di interesse e proponendo, di
tanto in tanto, seppur molto limitatamente, una prospettiva comparata con altri
autori, vicini, se non nel tempo, nello spirito al nostro mistico Dottore.
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